VENDUTA Minox 35 GT

Contattaci per maggiori informazioni

VENDUTA Minox 35 GT

Marca: Varie - Condizioni prodotto: Usato - Categoria prodotto: Analogico Vintage


VENDUTA

 

 

OTTIME CONDIZIONI CON PROTEZIONE E CINGHIA E BATTERIA ORIGINALE PX27

Un Po’ Di Storia

L’azienda Minox nacque a Riga, in Lettonia, nel 1937. Era specializzata in fotocamere miniaturizzate e spy cameras di qualità. Alla fine del conflitto mondiale, la produzione si spostò nella “sacra” città tedesca di Wetzlar (dove opera anche la Leica), e tutt’ora lì risiede.

Il modello 35 fu introdotto nel 1974, sull’onda del successo della concorrente Rollei 35. E’ stato prodotto per quasi trent’anni. Il design è frutto del professor Richard Fischer, un esperto in materiali plastici, che si basò su due concetti tesi a migliorare i principali difetti della concorrente (peso e dimensioni operative):

  • Il ritorno in auge del sistema folding con ribaldina frontale ed obiettivo rientrante, abbandonato ormai da decenni;
  • L’utilizzo del Makrolon per la scocca esterna. Il Makrolon è un policarbonato ideato dalla Bayer negli anni ’50, molto leggero e robusto.

Il risultato fu la Minox 35 EL, le cui dimensioni (100 x 61 x 31 mm) sono praticamente identiche a quelle della concorrente Rollei, ma il cui peso è sensibilmente inferiore: 190 grammi contro 325.

Il successo di questa fotocamera fu immediato: basti dire che i russi della Kiev si precipitarono a copiarla! Tra i più ilustri utilizzatori: Andy Wahrol, che ne acquistò una nel 1976 e la utilizzò per il suo libro fotografico “Exposure”.

Nei successivi trent’anni, al modello EL ne seguirono altri (GL, GT, PL, PE…) che sono essenzialmente piccole variazioni non troppo sostanziali dello stesso tema. E’ interessante notare che ogni modello è identificato dal colore del pulsante di scatto. Questa tabella riepiloga le varie differenze.

Il modello GT, oggetto di questa recensione, fu commercializzato a partire dal 1981 e fino al 1991. Come si vede dalla foto, è identificato dal pulsante di scatto dal colore giallo vivo. Stando al numero seriale (qui l’elenco completo), la mia GT è stata prodotta giusto giusto 30 anni fa.

Design E Caratteristiche

La Minox 35 GT diventa operativa abbassando la ribaltina frontale, ed esponendo l’obiettivo: Color Minotar 35mm f/2.8, un’ottica a 4 elementi tipo Tessar con grande nitidezza e distorsione quasi assente.

I diaframmi selezionabili sul barilotto dell’obiettivo stesso sono: 2.8, 4, 5.6, 8, 11, 16.

La lente mette a fuoco da 0.9 metri all’infinito, e a tal fine si utilizza il sistema dell’iperfocale, in modo del tutto analogo a quanto si fa con la Rollei 35 (rimando all’articolo in questione). Quindi niente telemetro, ma si procede a stima. La focale di 35mm aiuta: a f/8, la zona a fuoco è particolarmente ampia e si estende da 3 metri all’infinito.

Contrariamente alla rivale, la Minox 35 GT presenta un certo “affollamento” di controlli nella parte superiore dell’apparecchio, e precisamente:

  • Il contapose (si azzera automaticamente aprendo il fondello),
  • Il pulsante di scatto (è di tipo elettromagnetico, e resta bloccato a macchina chiusa),
  • Un foro filettato per lo scatto flessibile,
  • Lo switch per azionare l’autoscatto (dura 10 secondi e c’è un led lampeggiante sul frontale),
  • Un pulsante per la verifica dello stato di carica della batteria,
  • Uno switch di compensazione dell’esposizione (+1 EV), e
  • La slitta per il flash. 

Il selettore della sensibilità ISO è invece collocato sul fondo dell’apparecchio. Nelle GT prodotte dal 1981 al 1985, la massima sensibilità selezionabile è 800 ISO; le successive GT (1985-1991) consentono i 1600 ISO. Lo sticker della sensibilità tende facilmente a perdere inchiostro, e non è raro trovare esemplari in cui è completamente scolorito. In questi casi ci si può aiutare con l’illustrazione sul libretto delle istruzioni (reperibile a questa pagina)

L’avanzamento della pellicola si effettua mediante una corta leva a doppio colpo. Il riavvolgimento dispone della pratica manetta ad L, e un puntino bianco che fornisce il consenso al corretto caricamento: ruota, quando si fa avanzare il film.

Il mirino, di tipo galileiano, è piuttosto spartano: presenta solo la cornice del campo inquadrato, e (sul lato destro) un ago galvanometrico collegato al tempo di scatto. Quest’ultimo si muove tra quattro settori (<30, 30, 125, 500, >500) ad indicare in modo spannometrico il tempo scelto dalla macchina. L’esposizione, infatti, è a automatica a priorità di diaframma: il fotografo seleziona quest’ultimo agendo sul barilotto dell’obiettivo, e la macchina imposta il tempo.

Ho scritto “indicazione spannometrica” perché, trattandosi di un ago galvanometrico, non può che essere così. In particolare, non si può avere un’indicazione precisa dei tempi lenti: l’apparecchio avvisa solo che si è “sotto a 1/30s” . Oltre tutto, il tempo più lento dipende dalla sensibilità: a ISO 25 è 30s, a ISO 800 è 1s, coi relativi valori intermedi (e non controllabili).

1/500s è invece il massimo ottenibile dall’otturatore centrale (che ha un tempo di sincronizzazione flash pari a 1/125s). Se l’ago si sposta nella zona “>500”, non resta che chiudere il diaframma. Diciamo che in questi casi un tempo di 1/1000s e/o un diaframma minimo di f/22, avrebbero fatto comodo.

L’otturatore centrale è silenziosissimo, a volte sembra quasi di non aver scattato!

La Minox 35 GT dispone di due sistemi esposimetrici con cellula al CdS: uno – collocato sul frontale dell’obiettivo – è sempre in funzione e mostra i risultati nel mirino come detto; l’altro è collegato all’otturatore, e determina il tempo di esposizione al momento in cui si preme il pulsante di scatto. Entrambi i sistemi vengono disattivati dopo lo scatto (e riattivati avanzando la pellicola) per risparmiare a batteria.

A proposito: la Minox 35 GT utilizzava pile PX27 da 5.6V che sono uscite di produzione da molti anni a causa del Mercurio ivi contenuto. Le possibili soluzioni sono due:

Io ho scelto la seconda opzione, non economica ma molto comoda. In entrambi i casi, il voltaggio complessivo è leggermente superiore (6V anziché 5.6V); ma l’elettronica dell’apparecchio lo compensa senza problemi.

Da notare che la batteria alimenta anche l’otturatore: senza pila, la Minox 35 non funziona.